Con una mossa significativa nel settore biotecnologico, le azioni di Novavax sono aumentate del 123% a Wall Street a seguito di un monumentale accordo da 1,2 miliardi di dollari con il colosso farmaceutico francese Sanofi. Questo accordo, incentrato sulla co-commercializzazione del vaccino COVID-19 di Novavax e sullo sviluppo di nuovi antidoti combinati sia per il coronavirus che per l’influenza, rappresenta un momento cruciale per Novavax, che in precedenza aveva lanciato avvertimenti sulla sua continua redditività.
Nel frattempo, Mediobanca ha riportato utili robusti per un periodo di nove mesi, con un aumento dell’utile netto di circa il 20% a 950 milioni di euro e una crescita dei ricavi del 9%, trainata da un aumento del 15% del margine di interesse. La banca ha inoltre annunciato la prima tranche di dividendo di 0,51 euro per azione, riflettendo la forte performance e la fiducia nella sua strategia incentrata sulla gestione patrimoniale.
Sul fronte più ampio dei mercati finanziari, si prevede un inizio positivo con aspettative di nuovi record sia per l’S&P 500 che per il Nasdaq mentre si avvicinano ai massimi storici, mentre il Dow Jones guarda verso la sua ottava sessione consecutiva al ribasso. I movimenti del mercato oggi potrebbero essere influenzati dalla pubblicazione dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, che dovrebbe scendere leggermente a 76,2 da 77,2. Inoltre, dalle aspettative di inflazione a uno e a cinque anni potrebbero emergere spunti critici, che potrebbero influenzare il sentiment degli investitori.
La comunità finanziaria sta inoltre osservando con attenzione i discorsi di diversi funzionari della Federal Reserve, comprese le osservazioni del governatore della Fed Michelle Bowman e dei presidenti regionali della Fed, in un contesto di consenso generale sulla probabilità di un futuro taglio dei tassi, anche se i tempi di questo allentamento della politica rimangono incerti in un contesto significativo. dubbi sulla traiettoria futura dell’inflazione americana.
Borsa italiana
Il mercato finanziario italiano ha recentemente vissuto una serie di sviluppi, particolarmente notevoli con la chiusura della quarta emissione di Btp Valore, un titolo di Stato a sei anni destinato agli investitori al dettaglio. Questa emissione ha raccolto 11,226 miliardi di euro attraverso 384.295 contratti, segnando un calo significativo rispetto alla precedente emissione record che ha raccolto 18,316 miliardi di euro. L’obbligazione offriva un tasso di interesse annuo del 3,35% per i primi tre anni e del 3,9% per il periodo rimanente. Nel settore societario, il titolo BFF Bank ha registrato un sostanziale calo del 26,28% dopo che la Banca d’Italia ha temporaneamente sospeso i dividendi a seguito di un’ispezione. Nonostante le riaffermazioni di fiducia nel suo amministratore delegato e le promesse di riprendere la politica dei dividendi una volta revocata la sospensione, il titolo della banca ha faticato a riprendersi.
Al contrario, diverse altre società della Borsa Italiana hanno mostrato traiettorie diverse. Enel ha chiuso il primo trimestre con un significativo aumento del 3,4%, guidato in gran parte dalla performance delle sue attività domestiche e confermando i suoi obiettivi finanziari per il 2024-2026 che includono un aumento della remunerazione degli azionisti. Al contrario, la Ferrari ha registrato un calo dell’1%, classificandosi come la blue chip con le peggiori performance del periodo. Nel frattempo, il Gruppo Iveco ha registrato un robusto aumento del 4% con un aumento del 38% dell’utile operativo, mostrando miglioramenti dei margini in tutti i segmenti di business. Inoltre, Leonardo cresce del 4% grazie all’accordo con Fincantieri, che guadagna l’1,7%, per vendere la sua società “Sistemi d’Arma Subacquei” in un’operazione del valore di 300 milioni di euro. Altre performance degne di nota includono Mediobanca, che ha registrato un aumento del 2,7% dopo aver riportato un utile netto superiore alle attese per il terzo trimestre fiscale e Nexi è cresciuto del 3,8%, mentre Pirelli è rimasta stabile con un leggero calo dei ricavi dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. .
Azioni italiane
Leonardo, l’azienda aerospaziale italiana, ha registrato un leggero aumento, chiudendo la settimana con un guadagno dello 0,23%, con un picco di 22,15 euro. Ciò rappresenta un cambiamento positivo nella sessione di negoziazione, che inizia e termina con una nota positiva rispetto alle chiusure precedenti. In confronto, Leonardo ha mostrato un trend positivo più pronunciato nel corso della settimana rispetto all’indice FTSE MIB, suggerendo un maggiore interesse degli investitori per questo appaltatore italiano della difesa. Nel medio termine, l’analisi tendenziale di Leonardo indica una traiettoria negativa; tuttavia, nel breve termine, sembra esserci il potenziale per un modesto slancio rialzista, incontrando una resistenza iniziale a 22,55€ e un supporto a 21,55€, con il potenziale per un movimento al rialzo verso un obiettivo di 23,55€. L’analisi del rischio mostra livelli di rischio controllati, con una volatilità giornaliera a 1.736 e volumi di scambi che rimangono al di sotto della media mobile di un mese, indicando un interesse limitato da parte degli investitori istituzionali ma consentendo tendenze di mercato più controllate, seppur ordinate e stabili.
Negli altri settori, ENEL, il gruppo energetico italiano, ha segnato un leggero rialzo, chiudendo con un incremento dello 0,96%, dimostrando una forte forza relativa rispetto all’indice FTSE MIB chiudendo la settimana con un guadagno del 4,26% contro il principale indice della Borsa di Milano. Aumento dell’1,79%.
L’analisi tecnica dell’ENEL mostra segnali di rafforzamento del trend di breve termine con resistenza immediata vista a 6.594€ e supporto a 6.336€. Lo slancio rialzista del più grande operatore elettrico italiano è sostenuto da un crossover rialzista della media mobile a 5 giorni rispetto alla media a 34 giorni, suggerendo una potenziale continuazione della fase rialzista verso 6,852 €. Tuttavia, l’analisi del rischio rivela un’attività moderata da parte dei principali investitori poiché i volumi di scambi giornalieri di 21.769.228 sono inferiori alla media di un mese di 28.528.089, con un tasso di volatilità intraday relativamente basso di 1,046, che indica una tendenza stabile e lo rende uno scenario attraente per gli investitori che cercano investimenti modesti. guadagni con un rischio di perdita minimo.
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